mercoledì 20 febbraio 2013

Serate così


Prendi un giorno.
Aggiungici 3 o 4 dei tuoi pensieri.
Mescola il tutto con una bella canzone malinconica e avrai una serata come la mia.
Una serata passata seduta tra i troppi cuscini buttati a caso sul letto, col pc appoggiato sulle gambe incrociate e nella testa delle semplici paturnie trasformatesi in problemi irrisolvibili.
Il senso di fallimento, la sensazione di sprecare tempo e vita a rimurginare su cose passate e  fare progetti per il futuro che non realizzerò mai, non aiutano a sbloccare la situazione.
Un anno passato a conoscermi, a ritrovare chiusa a chiave nel buio delle convenzioni sociali la vera me stessa e liberarla per dare sfogo ad anni di oppressioni. Perché qui se sei troppo sopra le righe vieni guardato male, se non ti attieni alle divise classiche, con tacchi vertiginosi per ballare e gonne inguinali, non sei nessuno. Se non hai almeno una borsa da 600 euro nemmeno ti considerano. Se non sei al limite dell'anoressia sei solo degna di esser oggetto di scherno e di giudizi poco piacevoli.
Città, ma poi non così lontane dal sentirsi come in un piccolo paese, con la gente che mormora e ti punta il dito contro. Città dove tutti sono uguali, vestiti allo stesso modo, che fanno le stesse cose e pensano allo stesso modo!
Il segreto è trovare qualcuno simile a te per uscire dallo schema sempre troppo uguale e monotono che ci viene proposto. Ma se questo qualcuno effettivamente c'è, ma tra di voi ci siano solo kilometri, che treni, mancanza d'auto, soldi e genitori  non possano colmare (anzi...) che si fa?
Richiudere nell'oblio gli anni in cui eravamo felici, felici si essere noi stessi senza freni, e tornare ad indossare la maschera senza vita, senza risate, senza soddisfazioni e far finta che non sia mai successo nulla, oppure aspettare che anche qui le cose possano migliorare e sfamare la bramosia di sentirsi appagati, vivi?
E se il cambiamento non ci fosse, saremmo noi in grado di 'andare avanti' lo stesso nella ricerca dei nostri sogni, seppur soli?

L'unica cosa che so è che prima prendo quell'inutile laurea, prima andrò il più lontano possibile da qui.




manu



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